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Il primo nemico sei
tu. |
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Per il tuo amore per te stesso e
per quell’indulgenza sconfinata che provi per te. Per la tua sbracata arrendevolezza
di fronte alle lusinghe ed alle adulazioni. Per la tua brama di riconoscimenti.
Per il tuo gusto della carriera, dell’eccellenza. Per il tuo egoismo, per
l’esitazione che provi a dividere il tuo pane, a “tagliarti un braccio”,
a mettere in discussione il calore del focolare, a mettere in causa la
sicurezza artificiale della tua stabilità apparente: quella di un
morto vivente che nemmeno si è accorto di non vivere più. |
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Il primo nemico sei tu. Con il timore
di sconcertare, con il terrore di essere messo al margine, con la bava
che ti esce dalle labbra davanti alla minima possibilità di essere
cooptato, accolto, riconosciuto dal consesso delle mummie parlanti.
Con il tuo aderire a tutti i clichets
del pensiero debole e della critica cortese, della politica sdrucciola
e del linguaggio banale. Tu sei la globalizzazione.
Tu sei l’assassino dell’Europa e del Terzo Mondo, tu sei il cedimento.
E lo sei tanto più quanto più pretendi il contrario e provi
a convincerti da solo; senza troppo andare a fondo nel tuo esame, per la
verità. |
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L’opposizione
reale non è mai politica o ideologica, è
innanzitutto un modo di essere. |
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Il secondo nemico è
l’oligarchia. |
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Ogni oligarchia: che si fondi su
basi ideologiche, religiose, d’interesse, di casta, di classe o di costume. |
L’oligarchia
si nutre del disprezzo degli altri, è portata inesorabilmente
a disgregare il tessuto sociale, a sfruttare, a compiere ingiustizia, a
relativizzare il diritto,garantendosi ogni sorta d’impunità. L’oligarchia
deve per forza di cose giustificare l’iniquità del suo operato con
la menzogna e la mistificazione, adoperate in modo massiccio e continuativo. |
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L’insieme
delle oligarchie uscite vittoriose dalle due guerre mondiali ha costituito
un sistema politico-economico che altro non è se non quello del
Crimine Organizzato. |
Basti pensare che la prima voce
dell’economia mondiale è di gran lunga il narcodollaro e che la
terza è quella del mercato degli schiavi. La seconda è legata
all’estorsione tributaria del petrolio. |
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Non esistono oligarchie buone che
contrastino oligarchie cattive. Alcune impostazioni
antimassoniche di esplicita matrice guelfa sono viziate e fuorvianti. |
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L’alternativa
è globale: sociale, esistenziale ed etica. |
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Il terzo nemico è
politico. |
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Esso è rappresentato dal
vettore
dell’oligarchia e della globalizzazione. In quanto tale, questo
nemico può cambiare di volto con l’andare degli anni ma oggi
è chiaramente identificabile. |
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“Per gli Stati Uniti, il premio
geopolitico più importante è rappresentato dall’Eurasia.
Durante cinque secoli, la scena mondiale è stata dominata da potenze
e nazioni eurasiatiche che si combattevano reciprocamente per conquistare
il dominio regionale e puntare al potere globale. Oggi, la preminenza in
Eurasia è appannaggio di una potenza non eurasiatica, e il
primato globale dell’America è
direttamente legato alla durata e all’efficacia del sostegno accordato
alla sua supremazia in quel continente”. |
Con queste parole, sei anni fa Brzezinski
metteva in chiaro l’obiettivo strategico degli Stati Uniti. |
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D’allora in poi tutte le operazioni
internazionali della Casa Bianca hanno mirato solo a questo: a dividere,
insanguinare, strangolare e sottomettere il continente eurasiatico. D’allora
in poi non è più possibile non vedere; qualsiasi
cittadino di qualsiasi paese eurasiatico è di fronte
ad un bivio. Se crede nella libertà e nell’indipendenza, se possiede
un briciolo di dignità o di fierezza, egli deve
essere innanzitutto e prima d’ogni altra cosa anti-americano.
Qualsiasi ragione lo induca a mitigare o a porre in dubbio questo postulato
fondamentale ne fa al contempo un servo e un traditore della sua gente,
dei suoi padri e dei suoi discendenti. |
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Sic et simpliciter. |
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