L’opera, preceduta da un’introduzione
di Maurizio Murelli, parte con una |
DEFINIZIONE |
Nel corso della quale si differenziano
tra loro la globalizzazione
(intesa come omologazione, tecnologica, economica e culturale, del pianeta)
ed il mondialismo (un’ideologia fondata
sulla bramosia di uniformità e di deformità, che esalta ed
incoraggia la distruzione delle differenze e delle qualità e che
si manifesta in un progetto politico). |
E si identifica, come terzo elemento,
paradossalmente inteso sia autonomo che dipendente rispetto ai primi due,
il potere mondiale. |
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La PRIMA
PARTE s’intitola COSA |
Comprende due capitoli: |
Volti della mondializzazione(astratta,
informatica, vampiristica nella sua fenomenologia, essa presenta come caratteristiche
principali: l’ingenerarsi della povertà, il mercato degli schiavi,
l’imbarbarimento, il tramonto degli stati, il dominio delle multinazionali.
Tra gli effetti antropologici rilevanti: l’imperialismo delle immagini,
la mutazione dello spazio e del tempo. Tra gli effetti politici: la saldatura
tra comunismo e capitalismo) |
Le strutture del potere mondiale
che sono presentate rigidamente suddivise in tre ordini (finanziario, politico,
spionistico-satellitare) analizzati nelle loro logiche di funzionamento
e nelle loro componenti, sia ufficiali (Onu, Fmi, Wto, Nsa ecc) che private
(Cfr, Bilderberg, Trilateral ecc.) |
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LA SECONDA
PARTE s’intitola COME |
Comprende due capitoli: |
Dalla City a Wall Street
in cui viene affrontato il tema del mondialismo eliitistico-socialista
di matrice inglese, la sua nascita ed il suo ruolo storico nel XIX secolo
fino al passaggio del testimone che avviene significativamente alla vigilia
del ’17, a vantaggio dell’alta finanza americana che ha appena inaugurato
un sistema truffaldino ed ipnotico, quello dell’ economia-casinò. |
Da Yalta alla globalizzazione
è una vera e propria analisi sociologica del passaggio dall’era
sociale a quella oligarchica che dal quarantacinque in poi si fonda sulla
dittatura del Crimine Organizzato. |
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La TERZA
PARTE s’intitola PERCHÉ. |
Comprende tre capitoli: |
Le componenti ideologiche
in cui si pone l’accento sulla natura e sulla struttura delle “forze occulte”
mettendo in chiaro che, qualunque sia il ruolo svolto dalle singole potenti
minoranze, va assodato che il mondialismo è innanzitutto occidentale,
è il frutto delle deviazioni congenite delle civilizzazioni modernizzate.
È il Grande Arlecchino della modernità. Storicamente è
il frutto del seme guelfo, maturato nelle ideologie moderne. |
Protostoria del mondialismo
analizza la nascita del capitalismo finanziario e della bramosia di potere
mondiale. |
Il mondialismo Grande Arlecchino
della modernità mette l’accento sui due aspetti filosofico-esistenziali
che sono ritenuti centrali nella globalizzazione come nell’utopia progressista:
individualismo e idea del divenire (concezione lineare e non circolare
del tempo). Nell’assunto viene anche azzardata un’ipotesi metastorica originale. |
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La QUARTA
PARTE s’intitola A CONFRONTO. |
Comprende cinque capitoli: |
Le prospettive future
che offrono tre scenari possibili. Ovvero l’implosione, la saldatura soffocante
e disumana tra Cina ed Usa o l’avvento all’orizzonte di una variante europea. |
Fronte al mondialismo
in cui s’invitano coloro che vorrebbero cantare fuori dal coro a liberarsi
dagli schemi nei quali s’imprigiona ogni antagonismo (dualismo, concezione
del capro espiatorio, idea del muro contro muro). |
Fronte ai poteri forti
affronta il tema annoso del rapporto tra potere e complotto che viene ritenuto
un immancabile frutto della duplicità patologica insita alla democrazia
imperfetta. Con l’occasione vengono esaminati quelli che si considerano
i limiti della teoria complottistica e quelli che, invece, sono ritenuti
esserne gli elementi più validi. |
Fronte al sistema unico
presenta una spettrografia del potere, con tanto di suddivisione in tre
distinti livelli. Si sottolineano le relazioni che incorrono tra società
e potere, il valore dei filtri, e la società viene dunque intesa
come prezioso fattore d’innovazione radicale. Nel contesto viene descritta
dettagliatamente la soluzione operativa della rete, così come sono
messe in evidenza le analogie e le irriducibili differenze intercorrenti
tra oligarchia ed avanguardia. Il capitolo ha una funzione pratica ed operativa. |
Fronte alla mondializzazione
è la conclusione filosofica, esistenziale ed antropologica all’intera
problematica. |
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Segue una bibliografia di 53
volumi + svariate riviste. |
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Per le recensioni e interviste
concernenti Nuovo ordine mondiale tra imperialismo e Impero andare all’apposita
sezione. |
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