Sono in atto grandi manovre.
Un minuetto tra Putin, Bush, l’Unione Europea e il G8. |
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Da una parte si vorrebbe ricucire
lo strappo e condurre, separatamente, la Russia e l’UE a “collaborare”
da subordinate e da sfruttate all’indiscusso monopolio
americano. |
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Dall’altra si cerca di saldare
la Russia all’UE in modo da rilanciare la potenza, l’energia
e il peso specifico dell’Europa. |
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Gli imperialisti angloamericani
giocano all’interno della coalizione la carta della rivolta alla leadership
francotedesca, puntando soprattutto sui Paesi
della “Nuova Europa” recentemente entrati nella UE, le cui classi
dirigenti sono state scelte tra i trozkisti e i funzionari del vecchio
regime. |
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L’altra carta americana è
la “destabilizzazione” all’interno dell’Europa (i Balcani, le frizioni
tra Russia e Ucraina) e ai suoi confini (Cecenia, Mondo Arabo). Ovverosia
tutta la strategia americana si fonda sul Terrorismo
Internazionale che è una creatura americana, britannica e israeliana. |
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L’unica via percorribile è
quella del revanscismo europeo a vocazione eurasiatica. |
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Tale via è percorribile solo
se le strutture politiche ed economiche e gli stili di vita differiscono
completamente da quelle angloamericane. Dunque solo se si agisce in vista
di una fuoriuscita dal capitalismo. |
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