Concepire
l’Impero Europa.
Un Impero a
vocazione eurasiatica, ad impronta ghibellina, a connotazione
etica e sociale, improntato sull’asse
Parigi-Berlino-Mosca, fondato su di una nuova
trasversalità politica, che sia diagonale ed affilata come una
lama. |
Riaffermare
la Sovranità
Ridare alla
nostra nazione un
ruolo ed una collocazione nei destini del mondo. |
Disinnescare
la globalizzazione e superare il capitalismo.
Subito,
concretamente, nell’edificazione di economie solidali, improntate sul
matrimonio luogo-lavoro, fondate sul rigetto della sudditanza al denaro
come alle onorificenze, ai titoli, alle imposture. Anteporre la
trilogia lavoro-solidarietà-dovere al
trinomio oggi imperante capitale-egoismo-diritto individuale. |
Imporre
la socialità negata
perseguire lo
spirito di giustizia,
l’amore per la
verità e coltivare il buon senso. |
Realizzare
la lobby di popolo
che sia
oggettivamente, metodologicamente ed esistenzialmente opposta alle lobbies oligarchiche e
che si muova in modo diametralmente opposto, fungendo da cuneo rispetto
all’apparato liberticida. |
Qualificare
le élites.
Nella
spiritualità quotidiana,
nella cultura, nella pratica economica ed organizzativa. |
Fare
rivoluzione culturale.
Iniziando da un
impegno radicale e sinergico nel
metapolitico e nel parapolitico, in ogni
lato, angolo e piega dell’imperfetto prisma sociale. |
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